
Uno spiraglio di umanità e di difesa dei diritti umani per i migranti arriva da un accordo tra la Diocesi e il Comune di San Severo in provincia di Foggia. Il primo in Italia del genere, un'operazione semplice e per la quale Papa Francesco, oggi nell'Angelus, ha ringraziato le due parti coinvolte. Un'iniziativa che consentirà ai migranti e lavoratori la «domiciliazione presso le parrocchie e l'iscrizione all'anagrafe comunale. La possibilità di avere i documenti d'identità e di residenza offrirà loro nuova dignità e consentirà di uscire da una condizione di irregolarità e sfruttamento», ha spiegato Bergoglio. I lavoratori dei numerosi ghetti presenti in Capitanata che consentono l'arrivo sulle nostre tavole tanti prodotti agricoli avranno una chance in più per difendersi dal Caporalato e potranno avere accesso ad una serie di servizi alla persona.
Il protocollo d'intesa è stato possibile con l'intervento del cardinale Krajewski che si era già distinto recentemente per aver riattaccato l'energia elettrica per le case occupate. A firmarlo monsignor Checchinato e il sindaco di San Severo, Francesco Miglio.
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