Santamuerte, KonoKono

history 2 minuti di lettura

Essere fuori moda è di moda, e i sono decisamente fuori moda, un garage rock rumoroso, grezzo e a volte tecnicamente sgraziato ma che riesce a coniugare il ritmo del blues con l'energia del rock'n'roll.
Questi ragazzi meritano sicuramente una menzione il loro secondo disco, è appassionato e appassionante e incarna appieno lo spirito del garage rock. Loro sono Gianmarco Tinelli (basso e voce), Vito Mannarini (chitarra e voce) e Vincenzo Dalessio (batteria e voce).

I Santamuerte vengono da Mola di Bari, Puglia, ormai attivi dal 2013 giungono finalmente al loro secondo album, nel primo disco del 2016 “Big Black Sister” si mescola il garage rock con atmosfere western e riletture del surf rock.
Oggi invece il garage si imbastardisce di soluzioni punk-blues abrasivo, chitarre disturbate e una (tre) voce urlante creano armonie assolute, i riferimenti principali sono i Black Lips, i The Brian Jonestown Massacre o una qualsiasi delle band di Billy Childish.

Analizzando la tracklist, composta da dieci canzoni più una bonus track, si contrappongono episodi più che eccellenti ( A Thousand Miles of Cigarettes e Sand and Haze) a qualche traccia prescindibile (DjinghiDjinghi e Pain, Sadness & Cheese), mentre la canzone migliore del disco è comunque il singolo Miracle da cui il nuovo video girato in estate nella natia Puglia.
Il resto dell'album si allinea alle sonorità più tipiche della band, garage-punk-rock o quel che volete voi, il tutto scorre molto piacevolmente e Il risultato finale è un tappeto di suoni grezzi e incisivi, sicuramente non una rivoluzione, ma indubbiamente uno schiaffo in faccia a tutti quei fenomeni provenienti dai talent show.
Rispetto al già ottimo esordio la crescita è notevole, il rischio era di essere irrimediabilmente rétro, i Santamuerte esplorano a fondo un repertorio che può sembrare di nicchia, ma comunque capace di una operazione fedele e devota verso un passato mai chiuso.

L'ascolto di questo disco può essere di spunto per recuperare l'oscuro rock anni Sessanta: un ottimo inizio possono essere le compilation della Crypt records “Back From The Grave” che si focalizzano sul lato più rabbioso ed aggressivo del garage.
Cesare de Stefano

genere: garage-rock
Santamuerte
KonoKono
etichetta: Go Down Records/MiaCameretta Records
data di uscita: 4 ottobre 2019
brani: 10 + bonus track
durata: 00:40:45
album: singolo

canale telegram Segui il canale TELEGRAM

-----------------------------

Newsletter Iscriviti alla newsletter

-----------------------------

Se sei giunto fin qui vuol dire che l'articolo potrebbe esserti piaciuto.
Usiamo i social in maniera costruttiva.
Condividi l'articolo.
Condividi la cultura.
Grazie

In this article
No widget found with that id