
La scuola e più in generale il sistema educativo di un Paese sono una parte fondante della vita dei giovani e della comunità, nel presente e nel futuro. E questo non si fa asservendo la scuola alla logica aziendale, al mercato. occorre aiutarli a maturare intellettualmente e non ad avvitare bulloni. Per quello c'è tempo.
Al di là di lettere inviate a quotidiani dai ministri, la tendenza è a non considerare le loro opinioni, le loro idee e soluzioni. E quando protestano come accaduto in piazza a Roma, Milano, Torino, Napoli arrivano le cariche della polizia e le manganellate. Le manifestazioni erano per denunciare l'inaccettabile morte di Lorenzo Parelli che non ha niente di fatale e per chiedere l'abolizione dell'alternanza scuola lavoro. Leonardo Filippi su Left ci ricorda che l'inaccettabile morte di “Lorenzo Parelli, a 18 anni, impegnato nell'ultimo giorno di apprendistato previsto dal suo corso di studi ha altri precedenti. Incidenti con infortuni se ne erano verificati anche prima come quello il 16 giugno scorso, a Rovato dove “uno studente di 16 anni è stato ricoverato in gravissime condizioni dopo essere precipitato da un'altezza di cinque metri. […]”. In quale paese siamo precipitati?
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