Si è aperta l’inutile COP27

COP27 Egitto
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A sette anni dall’accordo al ribasso e quindi come previsto poco utile di Parigi e a un anno dalla disastrosa COP26 di Glasgow si apre la Conferenza internazionale sul clima COP27 (6-18 novembre) in Egitto. Le condizioni ambientali continuano ad aggravarsi e segnali di capovolgimento delle politiche non ce ne sono, anzi. La Presidente del Consiglio italiano sarà presente – non dimentichiamo il barbaro assassinio di Giulio Regeni e le ingiustizie contro Patrick Zacki solo per fare due nomi – mentre  sta decidendo di autorizzare altre trivellazioni per aumentare le produzioni di energie fossili.
Non ci si può aspettare nulla dalla COP27 essendo tutti proni alle ragioni del profitto e della crescita economica nel breve e medio periodo, supportate dalla gran parte del sistema finanziario. Non ha importanza se intere regioni si stanno inaridendo, la siccità si è estesa a molte aree per un caldo estremo e  le inondazioni come quella del Pakistan sono terribili, non ha importanza se sono milioni le vittime per inquinamento ambientale, disastri di ogni genere e condizioni estreme. Non ha importanza se occorrono miliardi di dollari per fronteggiare i disastri, intaccando il tanto onorato Prodotto interno lordo.

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