
Era il 2005 quando pubblicavano The Woods. Era l'agosto del 2006 quando le Sleater-Kinney mettevano fine alla loro attività musicale con l'ultimo concerto al Crystal Ballroom di Portland, Oregon. Dopo dieci anni si sono ripresentate sulla scena con il loro ottavo disco: No Cities to Love. A vent'anni dal loro primo omonimo la forza espressiva non è cambiata né sul piano dell'urgenza sonora né su quello dei valori politici il cui matrimonio è stato un punto fermo della loro storia. Quando si è inondati dall'inarrestabile movimento di chitarre batteria e intrecci vocali della possente iniziale Price Tag (liriche contro le storture del capitalismo) è chiaro che il ritorno delle Riot Grrrl è avvenuto in pompa magna.
Per questa reunion il tema non è stato tanto indagarne il senso del ritorno – operazione revival o meno, onda modaiola – perché dubbi sull'onestà intellettuale delle tre non sembravano esserci quanto se la band di Olympia avesse proseguito sulla scia di The Woods o comunque in una direzione che non fosse quella andatasi evolvendo fino al 2005. Forse l'unico brano che ricorda le sperimentazioni è la tenebrosa Fade, distorsiva al limite del noise e con le voci dilaniate e poi quasi flebili:
Quando l'ultima striscia di luce si sta smarrendo
Quando i riflettori iniziano a svanire
Se non c'è domani
È meglio vivere
…
Se davvero stiamo ballando il nostro canto del cigno, amica,
allora scatenati come mai prima
In tutte le altre canzoni, con la qualità che contraddistingue Corin Tucker (chitarra e voce) , Carrie Brownstein (chitarra e voce) e Janet Weiss (batteria e voce), il verbo è lo stesso quel mix di tensione fatto di punk rock e pop che per esempio ritroviamo in un altro pezzo da godere fino in fondo come Bury Our Friends o la chitarra brillante, chiara accompagnata da una batteria incalzante voci che si sovrappongono lontane di Fangless.
33 minuti di musica poderosa ben suonata e altrettanto ben cantata: la stampa anglosassone al momento ha considerato No Cities to Love tra i migliori album dell'anno.
Non vi curate di noi e ascoltate!
Ciro Ardiglione
genere: punk-rock
Sleater-Kinney
No Cities to Love
etichetta: Sub Pop
data di pubblicazione: 20 gennaio 2015
brani: 10
durata: 32:17
cd: singolo
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