
In Spagna alla quarta elezione in quattro anni siamo sempre al punto di partenza. Di sicuro c'è una frammentazione ampia che non esprime leader in grado di fare una sintesi per governare. Di sicuro i risultati sono espressione di una radicalizzazione della vita pubblica spagnola con Vox di Santiago Abascal, la destra franchista, divenuta la terza forza, raddoppiando (52) i suoi seggi in Parlamento. Lo stesso Partito popolare che avanza (ne ha conquistati 88) ha estremizzato la sua proposta politica rincorrendo la destra. Pesante la sconfitta sia di Unidos Podemos che scendono a 35 seggi sia soprattutto quella di Albert Rivera, fondatore e leader del movimento di centro Ciudadanos che è passato da 57 a 10 seggi.
Punto e a capo: Sánchez ha perso due seggi e deve formare una coalizione e l'unica possibilità che ha è l'alleanza con l'acerrimo rivale Pablo Casado capo del Partito popolare.
Cieli cupi sopra Madrid e sopra Barcellona.
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