
La Spagna va al voto domani per la quarta volta in quattro anni. Un'elezione di importanza primaria per la nazione e per l'Europa.
Pedro Sánchez rischia di pentirsi amaramente di quella mancata elezione a fine luglio, quando il Parlamento bocciò la sua investitura, perché non riuscì a trovare un punto di equilibrio con Unidas Podemos.
Nel frattempo la crisi in Catalogna è esplosa dopo le condanne definitive alla leadership autonomista, provocando non solo un disastro istituzionale ma anche danni economico-sociali non solo per la Catalogna.
Chi rischia di approfittarne è Vox, la destra fascista e razzista che rischia di fare il pieno in una realtà dove esistono da tempo sacche franchiste. Un pessimo esempio anche per il resto d'Europa dove un'anziana senatrice della Repubblica italiana, Liliana Segre, insultata e minacciata, dopo aver conosciuto gli orrori nazisti, deve vivere sotto scorta. E dove il Consiglio comunale di Dresda ha dichiarato lo “stato d'emergenza nazismo“.
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