
Staging Silence (3), l'opera di quarantaquattro minuti al Teatro 2 del Mattatoio, nell'ambito del Roma Europa Festival il cui programma di eventi si protrarrà fino al 24 novembre 2019.
Ingresso gratuito per Staging Silence (3) che incanta e coinvolge dolcemente lo spettatore nel gioco di luci e mani umane che costruiscono e de-costruiscono scenari sorprendenti e divertenti. Viene in mente Derrida, una capacità di de-costruire e di comprendere l'essenza del “cambiamento di stato” degli elementi della natura, con pochissimi accorgimenti, come a sottolineare che i nostri ambienti, gli ambienti che quotidianamente frequentiamo siano vicinissimi.
La rappresentazione dell'uso degli oggetti che da subito ci ricorda la semplicità dell'uso delle mani. I materiali dal piumone sotto cui dormiamo che, dopo pochissime scene diventa mare, uno zoccoletto di casa illuminato che si trasforma in recinto di un bosco. Castelli, poi ruderi, il senso del tempo, l'uso di una pioggia di perle, un tocco elegante ed originale, che stimola anche il tatto dello spettatore. Moltissimo è stato scritto e detto dell'artista “eccentrico e raffinato”, così comunemente apostrofato.

Raffinatezza, senso dell'estetica purissimo espresso in modo formidabile, fino alla perfezione del risultato di ogni scena e di ogni scenario realizzato: questo è il senso ultimo di Staging Silence (3) film di Hans Op de Beeck con colonna sonora composta ed eseguita dal compositore e musicista Robin Rimbaud, alias Scanner.
Fiamminghe e colorate, nonostante il bianco e nero prevalente, le immagini sullo schermo che si dipanano con un tempo lento, al ritmo di un suono accompagnatore e sottolineante le differenze sorprendenti che si susseguono. Il fuoco e la passione del DNA dell'artista trapelano, escono quasi dallo schermo.
Spettacolo stupefacente adatto a tutti, soprattutto ai bambini o a coloro che coltivano il gioco interiore della bellezza della forma. Da vedere, per davvero, e rivedere. Fino al 29 settembre, dalle 15 alle 21 ogni ora.
Stefania Ratini
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