
Nel periodo compreso fra il 1927 e il 1950, Stan Laurel e Oliver Hardy sono comparsi in 107 film (32 cortometraggi muti, 40 cortometraggi parlati, 23 lungometraggi, 12 cameo). Ma poi, inizia il periodo del declino. Riescono a superare indenni il passaggio dal cinema muto a quello sonoro, che molte vittime aveva fatto, ma, inesorabilmente il loro modello di comicità, che derivava direttamente dallo slapstick, comincia a non essere più efficace. Il duo comico è conosciuto in tutto il mondo con nomi diversi: in Germania sono Dick Und Doof, in Polonia Flip I Flap, in Brasile O Gordo e o Magro, in Italia Stanlio e Ollio. Ma nonostante sia passato molto tempo, i due attori continuano ad avere milioni di fan, con tre musei a loro dedicati e “Figli del deserto” una associazione internazionale dedicato al ciccione e allo smilzo.
Di solito i biopic tendono a raccontare le storie dei personaggi seguendo una linea cronologica, ma in questo caso, si è preferito utilizzare il prisma della loro ultima tournée del 1953 in Inghilterra. Ed è questo l'aspetto più interessante del film. I due comici, sono nella fase discendente della loro carriera, e si devono adattare a recitare in teatri secondari, alloggiando in pensioni non proprio entusiasmanti, ma nonostante ciò, svolgono diligentemente il loro lavoro, facendo divertire il poco pubblico che viene a vederli. C'è un nuovo film in ballo, e gli spettacoli dovrebbero servire a lanciarlo. Ma poi, pian piano la tournée decolla, i teatri si riempiono e i due comici cominciano a riflettere sul senso del loro lavoro.

L'apertura del film è straordinaria, un piano sequenza di 6 minuti, ambientato molti anni prima, che da un camerino, attraversa gli studios per finire su un set, dove i due litigano con Hal Roach, essere mitologico metà uomo e metà produttore. In questa lunga carrellata, che si distingue per dinamicità, la sceneggiatura illustra in nuce, quelle che saranno poi le grandi questioni che attraverseranno la vita dei due comici. Il gioco, le donne, i problemi economici.
Il film è pieno di citazioni indirette ai loro film. C'è un enorme baule che viene faticosamente trasportato lungo una lunga rampa di scale, e che infine, quando i due sono arrivati in cima, sfugge e torna al punto di partenza. Ovviamente parliamo della citazione del cortometraggio vincitore di Oscar “La scala musicale”, dove i due devono trasportare un pianoforte lungo delle scale, e una volta portato su, questo decide di ritornare giù.
Il lavoro é pervaso da un clima crepuscolare, illustrando il percorso finale della parabola artistica dei due uomini, che però proprio in quella fase capiscono che è stata la loro amicizia a permettergli di affrontare per anni il pubblico e i problemi che hanno incontrato. Questa tournée diventa quindi l'occasione per confrontarsi sul loro passato e capire che, anche a causa dell'improvvisa malattia di Ollio, i due non potranno mai separarsi.
Il film, mischia sapientemente i due registri comici e nostalgici, mantenendosi in buon equilibrio, e guardando con delicatezza e tenerezza alle vite dei due comici, egregiamente interpretati da Steve Coogan (Stanlio) e John C. Reilly (Ollio).
Francesco Castracane
Trama
Stan Laurel e Oliver Hardy, alias Stanlio e Ollio, i due comici più amati al mondo, partono per una
tournée teatrale nell'Inghilterra del 1953. Finita l'epoca d'oro che li ha visti re della comicità,
vanno incontro a un futuro incerto. Il pubblico delle esibizioni è esiguo, ma i due sanno ancora
divertirsi insieme. L'incanto della loro arte continua a risplendere nelle risate degli spettatori,
facendo rinascere il legame con i fan adoranti. Il tour si rivela un successo, ma Laurel e Hardy non
riescono a staccarsi dall'ombra dei loro personaggi e, anche a causa della delicata salute di Oliver,
vedono messo alla prova il loro sodalizio. I due, vicini al loro canto del cigno, riscopriranno l'importanza della loro amicizia.
Stanlio & Ollio
durata 97 minuti
USA 2018
Interpreti e Personaggi
Steve Coogan Stan Laurel – Stanlio
John C. Reilly Oliver Hardy – Ollio
Nina Arianda Ida Kitaeva Laurel
Shirley Henderson Lucille Hardy
Danny Huston Hal Roach
Rufus Jones Bernard Delfont
Cast tecnico
Regia Jon S. Baird
Sceneggiatura Jeff Pope
Dir. fotografia Laurie Rose BSC
Scenografia John Paul Kelly
Costumi Guy Speranza
Make-Up & Parrucche Jeremy Woodhead
Progettista trucco prostetico Mark Coulier
Compositore Rolle Kent
Supervisore musiche Karen Elliott
Casting Andy Pryor, CDG
Supervisore Post Produzione Louise Seymour
Produttrice Faye Ward
Produttori esecutivi Xavier Marchand, Kate Fasulo, Joe Oppenheimer, Nichola Martin, Jeff Pope, Eugenio Perez, Gabrielle Tana, Christine Langan
Co produttore Jim Spencer
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