
Nei test IRTA di Jerez, l'australiano si aggiudica l'appuntamento che apre ufficialmente la stagione 2009 e lancia la sfida a Rossi. Annunciato il regolamento per il 2010.
Tra una goccia di pioggia e l'altra Casey Stoner domina l'ultima giornata dei test IRTA a Jerez de la Frontera e staccando di oltre sette decimi Valentino Rossi si porta a casa per il secondo anno consecutivo la BMW 135 messa tradizionalmente in palio dalla casa automobilistica tedesca.
“L'anno scorso l'ho regalata ai miei suoceri ma penso proprio che questa la terrò” ha esclamato Stoner alla consegna delle chiavi. “Non so davvero come ho fatto – ha proseguito poi – visto che gli ultimi due anni su questo circuito sono stati, per me, difficili ma stamattina siamo riusciti a trovare davvero un buon setting”.
In effetti già stamattina Stoner è apparso in gran forma, chiudendo la sessione con un tempo di pochissimi centesimi superiore a quello fatto registrare ieri dal dominatore della giornata, Jorge Lorenzo. E nel pomeriggio si è ripetuto, girando subito su tempi (1 e 39 basso) che lasciavano ben poco spazio – e speranza – ai suoi avversari.
Dopo una battuta sulla mancata conquista della BMW – “Non potevo farlo, visto il mio sponsor” – Valentino Rossi ha commentato positivamente le due giornate di test, descrivendo una Yamaha con un buon setting e un potenziale superiore a quello visto in Spagna.
Terzo gradino del podio virtuale per Loris Capirossi e la sua Suzuki, che piazza Chris Vermeulen al quinto posto, confermando così la ritrovata competitività della moto giapponese.
Tra le due Suzuki si inserisce la seconda Yamaha, quella di Jorge Lorenzo, incapace di ripetere l'exploit di ieri ma sempre più confidente nelle sue Bridgestone.
E parlando di exploit è da segnalare il sesto posto d tutto rispetto dell'esordiente Mikka Kallio, in sella a una Ducati satellite, che precede Andrea Dovizioso, ancora non al top con la sua Honda ufficiale e il rientrante – sia nella MotoGP sia da un infortunio – Sete Gibernau (sempre Ducati satellite).
In affanno invece Nicky Hayden, decimo, che sta ancora cercando la quadratura del cerchio con la sua Ducati e le Bridgestone mentre è degna di nota l'undicesima posizione di Marco Melandri, che con una moto ancora tutta da inventare, è a un soffio da Hayden.
Attimi di paura per l'inglese James Toseland – e noi con lui – vittima di un rovinoso highside che lo ha lasciato immobile nella ghiaia a bordo pista con il sospetto che, oltre a essere caduto di testa, il pilota britannico fosse stato anche centrato dalla moto nella schiena. Prove sospese per alcuni minuti, poi un sospiro di sollievo: solo una leggera commozione cerebrale, Toseland sarà con tutta probabilità al via tra due settimane in Qatar.
I testi IRTA sono stati anche l'occasione per annunciare, come peraltro previsto, le modifiche al regolamento per il 2010. Tra le novità più rilevanti, l'ulteriore contingentamento dei motori e delle moto. Per ogni gran premio ciascun pilota avrà a disposizione una sola moto e un totale di sei motori per l'intera stagione. Inoltre i piloti debuttanti dovranno necessariamente cominciare l'avventura in MotoGp da un team satellite.
Confermate infine le misure già annunciate per il 2009 anche se ai test post – gara potranno partecipare anche i piloti – e non solo i test rider, come precedentemente stabilito – e la partenza dalla Moto2 per la quale è stato solo annunciato che il motore sarà fornito da un unico fabbricante.
Alessandra Rossi
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