
Dopo aver costretto alle dimissioni il presidente Omar Al-Bashir, per trent'anni al potere, l'esercito del Sudan si era mosso in direzione di un accordo con i manifestanti che avevano avviato la protesta contro Al-Bashir. Le manifestazioni erano continuate ma la feroce reazione che ieri ha causato la morte di più di 30 persone e centinaia di feriti, secondo quanto dichiarato dai medici vicini ai manifestanti, ha capovolto la situazione.
La condanna internazionale è arrivata da molte parti tanto che Gran Bretagna e Germania hanno chiesto di convocare una riunione del Consiglio di sicurezza. Le speranze di una transizione, anche senza spargimento di sangue, sono morte. Il generale Abdel Fattah Al-Burhane, che presiede il Consiglio militare di transizione ha detto alla TV pubblica che tutti gli accordi finora conclusi con l'opposizione civile saltano e che verranno organizzate le elezioni entro i prossimi nove mesi con un governo provvisorio. Ovviamente nessuna delle richieste dei civili verrà tenuta in conto.
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