
Questa estate porta con sé i venti della crisi economica e le incertezze per il futuro pesano sulle scelte degli italiani. Le vacanze possono essere un vero miraggio. Consigliamo, quindi, un percorso alternativo che non richiede benzina, prenotazioni, spese aereoportuali: sono sufficienti un buon libro, un ventilatore, la voglia di cucinare pietanze nuove.
Si può fare? In effetti, sì.
La contaminazione tra viaggio, arte, cibo, vino e lettura è resa possibile dai tanti romanzi “gialli” che popolano l'Italia e l'Europa.
La condizione dell'investigatore, dilettante o di professione che sia, si basa sulla curiosità del palato e del gusto e non solo dell'intrigo e dell'intelletto.
Costeggiando il nostro buon vecchio Mediterraneo, possiamo partire dalla Barcellona di Pepe Carvalho, la ormai classica creazione di Manuel Vasquez Montalban o farci sedurre, sempre lungo le Ramblas dall'ispettrice di Polizia Petra Delicato, nata dalla penna di Alicia Gimenez Bartelett.
Degustare, assaggiare, odorare vi diverrà naturale, seguendo le pagine di questi autori. Le ricerche gastronomiche di Pepe Carvalho sono assurte anche alle cronache letterarie in due note raccolte: le Ricette Immorali e Le ricette di Pepe Carvalho.
Se avrete preso lo slancio, se non vi lasciate spaventare dalle parole (Marsiglia non è una città per turisti. Non c'è niente da vedere. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui, bisogna schierarsi), la prossima tappa può essere la città meno francese della Francia.
Jean-Claude Izzo ha ambientato in questa città caotica e in perenne cambiamento le sue opere. Marsiglia è una città dalla luce cangiante in cui sono calate le azioni di Fabio Montale, il suo personaggio. Marsiglia è, nei romanzi di Izzo, una città dalle mille contradizioni e dalle mille soprese, adatta a un personaggio dalle mille sfumature e dagli instabili umori. Marsiglia è anche luogo di contaminazione culturale, etnica e culinaria. L'odore dell'aglio, della menta e del basilico, disperso nel vento e fra i panni al sole, aiuta a capire che mangiare è una festa. Da bere necessariamente un Lagavulin.
Marsiglia ha attratto anche l'attenzione di Massimo Carlotto che ha qui ambientato il suo ultimo romanzo Respiro Corto. Seguendolo, senza tralasciarne la complessa biografia, si può giungere nel Nordest, sua terra d'origine, e vederne i mutamenti e gli sconvolgimenti attraverso le inchieste dell'Alligatore e degli altri personaggi nati dalla penna di Carlotto.
A pochi chilometri da Marsiglia, ecco un'altra città di mare con porto: Genova, la città dove troviamo Bacci Pagano, il detective dei carrugi.
Genova. Corso Italia, monte Fasce e promontorio di Portofino. 2012. Foto Francesco Romeo
Il protagonista dei romanzi di Bruno Morchio, scrittore, psicologo e psicoterapeuta, è Bacci Pagano, un investigatore privato, malato della sua inguaribile depressione, amante del vino e della musica di Mozart. Bacci Pagano si sente dentro e fuori della città: bellissima e asfittica al tempo stesso. La colonna sonora che dovrete avere con voi è anch'essa d'autore: la musica di Fabrizio De Andrè.
Pochi chilometri, infine, per un salto a Torino, lontani dal mare, seguendo la suggestione di quello che è un classico: La donna della domenica di Futtero e Lucentini, pubblicato nell'ormai lontano 1972, con le indagini del commissario Santamaria.
Un piacevole giro d'Italia senza sudore e senza rischio di forature può poi portarvi in Sicilia per seguire la Palermo di Santo Piazzese (uno per tutti: I delitti di via Medina – Sidonia, con le indagini di Lorenzo La Marca, professore di biologia pronto a seguire il mistero) e la maestria di Andrea Camilleri (C'è poco da dire!! O troppo da dire!!!).
Palermo. Spasimo.2006. Foto Pasquale Esposito
Bari vi attende con Carofiglio e le vicende dell'avvocato Guerrieri; Napoli può proporvi un classico come Attilio Veraldi (La mazzetta) o un più recente Maurizio Di Giovanni con il commissario Ricciardi.
Napoli. Via Montemiletto. 2010. Foto Pasquale Esposito
La Toscana di Marco Marvaldi, con i suoi vecchietti impegnati nelle indagini che nascono al bar, ci riporta all'ombra di un grande albero e alla tradizione di un paese che si racconta in mille modi.
Le tappe potrebbero essere tante altre; le contaminazioni enogastronomiche continue ed esaltanti; i luoghi bellissimi e terribili a un tempo: un mosaico per comprendere un poco meglio un paese che cambia.
Antonio Fresa
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