
La Coppa d'Africa si giocata ad un solo anno di distanza per evitare la sovrapposizione con i Mondiali che si svolgeranno in Brasile il prossimo anno. Ancora una volta è stata una finale storica anche se l'esito è stato meno clamoroso del 2012 quando lo Zambia vinceva il torneo disputatosi in Gabon e Guinea Equatoriale.
La Nigeria aspettava questo momento da diciannove anni. Il Burkina Faso ha invece visto svanire il sogno di vincere la sua prima Coppa d'Africa e la sua finale è stata a lungo un sogno fuori da ogni pronostico.
La mancanza di un accordo tra l'emittente nazionale la Broadcasting organisation of Nigeria e la compagnia panafricana che detiene i diritti Lc2 International ha impedito una grande audience televisiva in casa e i tifosi hanno dovuto accomodarsi in qualche bar o luogo pubblico che avesse un televisore satellitare. E questa volta il paese ha tifato compatto tra cristiani e musulmani, ricchi e poveri.
Domenica scorsa al Soccer City di Soweto in Sudafrica davanti a 87.000 spettatori le Super Aquile allenate dal CT Stephen Keshi hanno vinto per 1-0 contro la sorprendente squadra degli Stalloni di Ouagadougou. L'allenatore Keshi è stato giocatore e capitano della nazionale che vinse nel 1994 la Coppa d'Africa (la seconda dopo quella del 1980) e che al mondiale americano uno strepitoso Roberto Baggio e una certa dose di fortuna eliminò dal torneo.
Il commissario fin dall'avvio del torneo ha subito diverse contestazione e critiche dai media del suo paese per le scelte, non ultima quella per non avere sostituito anticipatamente Emmanuel Emenike (Spartak Mosca, classe 1987) nella semifinale contro il Mali. Il centravanti infortunato non ha potuto partecipare alla finalissima di ma evidentemente la ragione è dalla sua.
Il goal che ha deciso l'incontro è giunto al quarantesimo del primo tempo dopo un predominio territoriale della Nigeria ad opera del giovane Sunday Mba. La rete è stata degna di una finale per come l'ha confezionata e cioè con un sombrero con il destro ai danni del difensore e il conseguente tiro al volo di sinistro. Mba è uno dei migliori giocatori in patria ed aveva già messo a segno il 2-1 contro il Ghana. Non è stato l'unico giovane giocatore: Oboabona che come Mba gioca nel campionato nigeriano, Onazi (Lazio classe ‘92), Omeruo (Olanda classe '93).
Il Burkina Faso ha dato l'impressione di una certa stanchezza, quasi apatia, sia fisica che mentale durante la partita e non sono bastati l'amnistiato Pitroipa (squalificato ingiustamente in semifinale), Kaboré o Niguimbe che ha avuto l'unica occasione per pareggiare ma il suo rasoterra è stato neutralizzato dal capitano e portiere nigeriano Enyeama.
Il Burkina Faso può consolarsi con la nomina a miglior giocatore del torneo Jonathan Pitroipa.
Nonostante il dramma della guerra il Mali ha preso parte alla competizione ed è riuscito, sotto la pioggia di Port Elizabeth, a salire nuovamente sul terzo gradino del podio avendo sconfitto nella finalina il Ghana per 3-1.
La Costa d'Avorio di Drogba favorita della vigilia si è fermata ai quarti di fronte alla vincitrice del torneo che l'ha sconfitta per 1-2 e dovrà attendere il 2015 per provare a riprendersi il torneo che le manca dal 1992.
Ciro Ardiglione
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