
Il Governo giallo-rosso sembra intenzionato a un’unica tornata elettorale (adesso si chiama “election day”, quando la smetteremo di scimmiottare l’inglese sarà sempre troppo tardi) che metta insieme amministrative, regionali e referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. A parte l’inopportunità di mettere insieme votazioni per l’elezione di rappresentanti al livello locale con una questione di natura tale che incide sulla vita politica presente e futura di tutto il paese, il Presidente Conte si era chiaramente espresso, subito dopo che la data del 29 marzo era saltata, per consultare i comitati quando si dovrà «trovare un’altra data».
Il taglio dei parlamentari resta una iattura per la democrazia e chi vuole spiegare a fondo le ragioni deve avere il tempo di farlo anche perché per anni si è fatta passare l’idea che il taglio della politica sia la fine di tutti i mali di questo paese.
-----------------------------
-----------------------------
Se sei giunto fin qui vuol dire che l'articolo potrebbe esserti piaciuto.
Usiamo i social in maniera costruttiva.
Condividi l'articolo.
Condividi la cultura.
Grazie