Test di Sepang, si parla giapponese

motociclismo

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I primi del 2011 confermano quando visto a novembre dello scorso anno: Honda e Yamaha fortissime, Ducati – e Rossi – in affanno.

Diciamocelo pure: quando Valentino Rossi, a Madonna di Campiglio per la presentazione ufficiale della Ducati 2011, ha ammesso “Quando mi hanno operato, abbiamo capito che i tempi di recupero sarebbero stati lunghi, cinque o sei mesi”, [1] al Paese si è gelato il sangue.

In un attimo, quella affermazione ha infranto il sogno dei milioni di italiani che pregustavano un Rossi fortissimo sulla Rossa già adesso. E invece, facendo i conti, si arriva tranquillamente a “aprile o maggio per essere al top”, come peraltro ammesso dallo stesso Rossi. [2]

Una sofferenza, quella di Rossi, confermata a Misano quando il pilota  ha provato una Ducati 1198 Superbike per verificare l'effettiva condizione della spalla prima di volare verso la Malesia.

Dai test in poi Rossi e la Ducati dovranno correre contro il tempo, per non lasciare troppo vantaggio ai diretti avversari quando il prossimo 20 marzo le sabbie del deserto del Qatar accoglieranno il Gran Premio inaugurale della stagione 2011 del Motomondiale.

Se gettiamo uno sguardo ai risultati dei test appena conclusi nell'appicicosissima troviamo una situazione non diversa rispetto a quelli di Valencia dello scorso novembre:  Honda in gran spolvero e Yamaha a  ridosso, con i piloti delle due squadre staccati di una manciata di millesimi di secondo, e Ducati alla rincorsa.

I protagonisti di questa tre giorni malese sono stati Dani Pedrosa, Casey Stoner e Marco Simoncelli, veri e propri fulmini che tra telai da provare – per Pedrosa e Stoner – e la conquista del miglior tempo in assoluto al termine dei test  – Simoncelli – danno subito l'impressione di essere lo squadrone da battere. Un po' in ombra rispetto ai compagni l'altro pilota HRC, Andrea Dovizioso, che solo nel terzo giorno è riuscito a esprimersi al meglio.

I brillanti risultati della Honda non sembrano preoccupare il campione del mondo Jorge Lorenzo e il che insieme a un entusiasta Ben Spies hanno tallonato i fratelli “nipponici” da molto vicino, lasciando intendere una forma invidiabile.

Mondo Ducati: la moto, si sa, non è certo facile. Ha carattere, va capita e non ama farsi domare subito. Guardando i tempi, si nota un discreto progresso, sia da parte di Valentino Rossi – che si dichiara contento di riuscire a guidare – sia da parte di Nicky Hayden, al solito lavoratore instancabile e generoso.

Con il passare dei turni, i distacchi da Honda e Yamaha sono andati via via limandosi, arrivando sotto il secondo per Hayden e appena sopra per Rossi ma si intuisce che di lavoro c'è né ancora molto, da fare.

Il prossimo appuntamento è dal 22 al 24 febbraio sempre a Sepang per la seconda tornata di test.

Alessandra Rossi

[1]; [2]  www.motonline.com

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