
Il fatto che l'esercito federale dell'Etiopia abbia conquistato Makallè, capitale regionale dei Tigray purtroppo non metterà fine alla guerra. E non aiuta nemmeno la posizione di Addis Abeba che non vuole mediazioni considerandola una questione interna al paese. E questo nonostante nella capitale etiope abbia sede l'Unione africana che si è offerta per mediare. Il governo si è solo reso disponibile ad aperture per organismi umanitari. Le notizie dal Tigray non sono controllabili per mancanza di comunicazioni indipendenti. Non ci sono numeri per vittime e feriti dopo l'attacco a Makallè, ma dall'inizio della guerra sono migliaia i morti. Per tutta la leadership del Fronte popolare di liberazione del Tigray (TPLF) sono stati emessi mandati di cattura. Ma come è del tutto probabile la maggior parte di loro, tra cui il capo Debretsion Gebremichael, sono fuggiti sulle montagne dove potranno riorganizzarsi per la guerriglia contro il potere centrale.
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