
La strada che porta alla procedura d'infrazione è stata intrapresa. La Commissione europea ha bocciato la manovra italiana perché si tratta di una «violazione particolarmente grave» della normativa sul bilancio. Se Matteo Salvini respinge al mittente, «a Bruxelles sono grafomani che passano il tempo a fare letterine che non facevano quando c'erano manovre economiche che danneggiavano il paese», da ambienti di governo sembra che si stia preparando un ulteriore e approfondito documento che spieghi meglio tecnicamente gli aspetti della manovra, senza però variarne i contenuti.
Ora toccherà agli Stati valutare la relazione della Commissione ed eventualmente procedere concretamente nella procedura d'infrazione che significherebbe una multa in percentuale sul Pil, il blocco dei fondi strutturali e l'impossibilità di accedere Banca degli investimenti europei.
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