
Era il 26 ottobre del 1985 quando, in Australia, agli aborigeni veniva restituita solo parzialmente la loro terra su cui abitavano e abitano da sempre. Ci sono voluti altri 34 anni affinché un’altra battaglia fosse vinta dagli aborigeni. La grande pietra, l’ Uluru, luogo sacro della popolazione Anangu, non potrà più essere scalato dai turisti che, fino all’ultimo momento, sono saliti incuranti delle avvertenze sulla sacralità della montagna. Sono previsti circa quattromila euro di multa per chi non rispetterà il divieto. La protervia, l’insensibilità, la stupidità di circa il 20% dei visitatori del parco ha portato a profanare il luogo pensando di essere sempre a Disneyland. Avrebbero potuto accontentarsi di fare il giro intorno agli undici chilometri di Uluru, magari insieme a una guida aborigena. No bisognava salire.
Continuiamo a non dimenticare che gli aborigeni hanno subito ogni genere di violenze e ingiustizie e che molti di loro ne subiscono ancora.
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