
Le esistenze di bambine e bambini diventano sempre più difficili e problematiche e questo non solo nelle aree di crisi dove guerre, disastri ambientali e condizioni economiche e sociali sono all'ordine del giorno. Anche nel nostro continente così sviluppato, povertà ed esclusione sociale sono in aumento tra bambine, bambini e le loro rispettive famiglie. A dircelo è il recente rapporto di Save the Children che ne individua le cause nel «costo della vita, della crisi climatica e delle conseguenze della pandemia COVID-19. In un solo anno oltre 200.000 bambini in più sono stati spinti sull'orlo della povertà, portando nel 2021 il numero totale di bambini a rischio di povertà a oltre 19,6 milioni, 1 bambino su 4». E l'Italia è tra i paesi messi peggio. Anche l'esclusione sociale è in aumento.
Una delle realtà che si occupano di loro, anche con metodi innovativi, è Mission Bambini, nata nel 2000 su iniziativa di Goffredo Modena. Sono i bambini poveri, ammalati, emarginati, senza istruzione a cui va il loro sostegno e non solo in Italia, come nel caso di un asilo per cento bambine e bambini in Brasile; come nel caso del programma Cuore di Bimbi, con l'obiettivo di salvare la vita dei bambini gravemente cardiopatici che nascono nei Paesi più poveri del mondo. Nel 2001 la Fondazione riceve il riconoscimento di ONLUS e in seguito viene iscritta nell'elenco delle ONG. In Italia continuerà a lavorare, tra le atre attività, per potenziare più di 100 asili nido e spazi gioco su tutto il territorio. Nel 2020, in occasione dell'emergenza sanitaria da Covid-19, la Fondazione apre una piattaforma per supportare le famiglie durante i lockdown e appresta aiuti ai bimbi, ai ragazzi e alle loro famiglie, privati di beni di prima necessità e di opportunità di educazione e crescita. Di recente si sono attivati anche subito dopo il catastrofico terremoto tra il sud della Turchia e il nord della Siria.

L'ultimo progetto della Fondazione Mission Bambini è Diario di classe per raccontare le emozioni, le paure e i successi di studentesse e studenti di elementari e medie che partecipano a laboratori psico-emotivi e partecipano alle attività che la Fondazione organizza in 7 scuole primarie e secondarie di Milano, Padova e Napoli.
Diario di Classe prevede, da marzo a dicembre 2023, la pubblicazione sui canali della Fondazione di un fumetto al mese su un tema specifico tra quelli affrontati tramite i progetti portati avanti nelle scuole: povertà educativa, benessere psico-emotivo, dispersione scolastica. Ad illustrali sarà Susanna Morari che, attraverso il linguaggio del fumetto, rielabora e dà forma e vita ai pensieri e alle esperienze di bambine, bambini, ragazze e ragazzi legate alla vita a scuola e non solo. «Quando poi ho letto il primo testo su cui lavorare ero senza parole, entrare nel concreto e leggere questi racconti mi ha toccato molto, spero tanto di riuscire a tradurre queste parole in immagini altrettanto forti e degne dell'attenzione che meritano».
Il primo fumetto, Voglio essere un pianeta, era dedicato al senso di solitudine e alla scoperta della propria unicità grazie al laboratorio. E si apriva con queste parole:
«Ogni giorno è uno strazio. La mamma mi porta a scuola e non voglio che vada a lavorare. Vorrei stare con lei tutto il giorno. Oggi in classe è arrivata Giulia, l'educatrice che ci fa fare dei laboratori con disegni, giochi e robot, ma oggi sono troppo triste perché mamma tornerà tardi».
In particolare, la campagna Diario di classe, si concentra su tre specifiche linee di intervento.
La prima, realizzata in collaborazione con l'Università di Padova, Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, prevede l'inserimento di un gruppo di professionisti che, in stretta collaborazione con il corpo docente e i genitori, lavora quotidianamente per migliorare il benessere psico-emotivo di studentesse e studenti. Il secondo ambito di intervento si collega con un ulteriore progetto: Stringhe: piccoli numeri in movimento, selezionato dall'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito della Fondazione, per contrastare la povertà educativa minorile. Si tratta del primo progetto in Italia che unisce educazione digitale e motoria ed è rivolto a bambini dai 5 agli 11 anni che vivono in contesti di difficoltà e fragilità delle periferie. La terza linea di intervento si concentra sulla prevenzione della dispersione e dell'abbandono scolastico.
la dispersione scolastica è un fenomeno complesso e particolarmente diffuso in Italia. I dati dicono che la percentuale di abbandono complessivo per la scuola secondaria di I grado è stata dello 0,64% (pari a 10.938 alunni); mentre per la scuola secondaria di II grado questo dato cresce e ammonta al 3,79% (pari a 98.787 alunni). In totale sono quindi circa 110.000 gli studenti che abbandonano annualmente la scuola italiana, oltre a quelli che si perdono nel passaggio dal primo al secondo ciclo (dati Ministero dell'Istruzione e del Merito 2021). Mission Bambini si occupa di accompagnamento allo studio, affiancando anche i genitori e gli insegnanti perché abbiano una sempre maggiore consapevolezza del proprio ruolo e della propria efficacia educativa.
Daniela di Monaco
Per seguire Diario di Classe:
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https://www.facebook.com/missionbambini
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