
Tra le patologie della sfera femminile la novità riguarda l'endometriosi riprendendo quanto pubblicato da Nature[1]. Più esattamente, la rivista scientifica ha divulgato una notizia apparsa il 14 giugno scorso su Science Translational Medicine.[2]
L'ipotesi nasce dalla constatazione di un gruppo di ricercatori giapponesi che hanno evidenziato il ruolo di un gruppo di microbi, appartenenti ai Fusobacterium, nello sviluppo di endometriosi. Lo studio comprendeva 165 donne giapponesi, il 64% circa con endometriosi e con presenza del batterio. Si tratta evidentemente di ipotesi, seppur molto interessanti, che dovranno meglio essere approfondite su quanto rilevato prima che si possa definire un protocollo da attuare nei casi accertati di infezione e di endometriosi. Al momento mancano opzioni terapeutiche risolutive.
Le origini dell'endometriosi sono sconosciute ma gli orientamenti attuali del mondo scientifico sembrano propendere verso cause che chiamano ad un ruolo significativo il mondo dei microbi dopo che si è tentato di spiegare il tutto con la genetica.
La malattia colpisce il 15 % delle donne italiane in età fertile e la medicina ignora le cause che provocano una patologia che comporta, per chi ne soffre, disagi fisici a più livelli fino alla sub-fertilità – l'impossibilità in una coppia di ottenere una gravidanza dopo un ragionevole numero di tentativi in un periodo compreso tra sei mesi ed un anno- oppure infertilità. Il portale del Ministero della Salute [3] riporta che, in Italia, le donne con diagnosi conclamata di endometriosi siano almeno tre milioni, ed una ipotesi stimata di trecentomila esenzioni per questa patologia. L'endometriosi interessa tra il 30% ed il 50% le donne non fertili e la diagnosi è per lo più ottenuta dopo percorsi fastidiosi e dispendiosi anche accompagnati da gravi compromissioni psicologiche.
La malattia è caratterizzata da migrazione fuori dall'utero di cellule dell'endometrio che si accumulano in distretti al di fuori di dove dovrebbero essere. L'ipotesi è che le contrazioni mestruali veicolino nelle tube frammenti di endometrio che raggiunge l'addome impiantandosi nel peritoneo ed anche sulle superfici degli organi pelvici. La conseguenza è l'infiammazione nell'apparato femminile con dolori diffusi e sanguinamento durante il periodo mestruale e nell'ovulazione ed anche dolore durante i rapporti sessuali.
Può però anche presentarsi in modo più subdolo senza sintomi. La diagnosi viene eseguita attraverso visite specialistiche ed utilizzo di diagnostica per immagini con ecografie trans vaginali e risonanze magnetiche nucleari (RMN). Le cure possibili prevedono asportazioni chirurgiche, anche ripetute, dell'endometrio ed anche prescrizioni di estro progestinici o progestinici da soli (migliorano il quadro della sintomatologia abolendo la stimolazione ormonale) nel tentativo di controllare il dolore. Il rischio è quello di avere effetti collaterali nell'uso prolungato dovendo assumerli senza interruzione ciclica. Oltre ai fenomeni dolorosi nella malattia sono associati anche lesioni degli organi riproduttivi femminili che sono esposti ad un maggior rischio di sviluppo di un cancro.
Quel che il lavoro giapponese ha messo in chiaro è che il tessuto affetto da endometriosi ha maggiori capacità di ospitare batteri del genere Fusobacterium. Sono batteri anaerobi e Gram Negativi che originano parecchie patologie negli uomini come gli ascessi paradontali e la Sindrome di Lemierre.
Un ascesso paratonsillare che peggiora in una tromboflebite settica della giugulare che, se non risolta, può condurre finanche alla morte. Il genere Fusobacterium comprende i nucleatum, presenti nel cavo orofaringeo e responsabile delle malattie parodontali, il necrophorum è invece il responsabile degli ascessi peritonsillari e quindi del mal di gola ricorrente. Sono batteri a forma di sottili bacilli con le estremità appuntite che crescono su blood agar e possono dare emolisi ed anche fluorescenza giallo-verde se esposti ai raggi ultravioletti. Causano ascessi con pus e la presenza nel circolo di loro batteremia non provoca coagulazione intravasale disseminata ( CID). Circa le cure per queste ultime patologie si tenta di risolvere gli ascessi con drenaggio dei versamenti e facendo ricorso a rimozione dei tessuti necrotizzati. Rispondono a terapia con penicillina e metronidazolo la cui somministrazioni inizia empiricamente cioè mentre si è in attesa di riscontri o di maggiori informazioni diagnostiche poiché le risposte della semina colturale necessita di tempi tecnici per la crescita delle colonie da valutare nella diagnosi.
Le attenzioni rivolte in sanità al gruppo di patologie della sfera femminile hanno avuto risultati importanti negli ultimi tempi ed adeguamenti negli elenchi dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), l'endometriosi vi è stata inserita dal 2017. Un percorso iniziato con maggior determinazione negli anni scorsi e che ha subito rallentamenti a causa della pandemia tuttavia inducendo determinazioni migliori per il futuro. Ci si dovrà scontrare con i tagli di bilancio che ormai sono una costante che mina nell'essenza il prezioso Sistema Sanitario Nazionale (SSN) così abilmente disegnato ed attivato dalla politica che ha preceduto l'attuale. Si vedrà presto se l'importante movimento di opinione che chiede un adeguamento o meglio un piano di rilancio del SSN otterrà quanto chiede oppure se l'indirizzo verso una sanità privata e delle assicurazioni già diffuso, in particolare in alcune regioni, continuerà ad espandersi.
Emidio Maria Di Loreto
Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi necessità sul proprio stato di salute, su modifiche della propria cura o regime alimentare, si consiglia di rivolgersi al proprio medico o dietologo.
[1] Heidi Ledford, Nature, L'endometriosi potrebbe essere causata da batteri? Lo studio offre nuovi indizi, doi: https://doi.org/10.1038/d41586-023-01956-4, 14 giugno 2023
[2] https://www.science.org/doi/10.1126/scitranslmed.add1531#con3
[3] Ministero della Salute, Salute della donna, Endometriosi, Endometriosi (salute.gov.it)
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