Underwater, regia di William Eubank

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Oceano Pacifico, Fossa delle Marianne, una piattaforma di trivellazione sui fondali oceanici; è buio a quelle profondità e la notte e il giorno si confondono nell'alternarsi di sonno e veglia. Finché accade qualcosa a scuotere il quotidiano tran tran Uunderwater.

Dalle profondità dello spazio alle profondità dell'Oceano, la storia funziona sempre e non rischia di stancare gli appassionati del genere: ci sono tutti gli ingredienti per un sicuro effetto, sorprendente, spaventoso e rassicurante al tempo stesso.

Sembra che Ripley sia tornata e con lei la Nostromo, il suo equipaggio e la saga di Alien.
Un cocktail riuscito e semplice, che piace: ambientazione, suspense, buio, ignoto, mistero, un team di ricercatori multietnico in azione, una protagonista giovane ( nel ruolo di Norah Price), valente, bella e coraggiosa.

Kristen Stewart in

Un po' come preparare un Americano: metà bitter Campari, metà vermuth rosso, una spruzzata di soda, mescolare e servire guarnito con una fettina di arancia. Un po' amarognolo, un po' agrumato, adatto a pasti veloci; un classico, nel rispetto della preparazione, proporzioni e qualità degli ingredienti.

Così la regia di William Eubank  rispetta le buone prassi e non lascia nulla al caso: cast, effetti, trama, tempi, suoni, fotografia; tutto l'ingranaggio funziona bene, assicurando 95 minuti di puro intrattenimento cinematografico, lungi dalla realtà bella, triste, noiosa o angosciante che sia.

Immersi, scossi e cullati dal grande schermo nelle profondità oceaniche, la storia di Norah e degli altri ricercatori della base sottomarina ci rivela che il buio ha tanti toni, ritmi e contrasti e che, forse ispirandosi a Nietzsche, che l'universo non è né bello, né brutto, né a misura d'uomo e la scienza non è mai un'impresa pura e libera da condizionamenti sociali o dal desiderio di sfuggire alle paure per trovare sicurezze; ci ricorda che cercando o fuggendo da qualcosa o qualcuno, può capitare di imbattersi nel “mostro”, aberrante, estraneo all'ordine naturale, insidioso e portatore di una precipitosa regressione nell'informe e nel caos.
Finale catartico, esplosivo di sacrificio e coraggio per la sopravvivenza.
divertente, da vedere su grande schermo.

Sabrina Mancini

genere thriller, fantascienza, orrore
Underwater
Lingua originale: inglese
Nazionalità: USA
Anno: 2020

Regia: William Eubank
Sceneggiatura: Brian Duffield, Adam Cozad
Produttore: Peter Chernin, Tonia Davis, Jenno Topping, Kevin Halloran
Fotografia: Bojan Bazelli
Montaggio: Brian Berdan, William Hoy, Todd E. Miller
Musiche: Marco Beltrami, Brandon Roberts
Scenografia: Naaman Marshall
Costumi: Dorotka Sapinska

Interpreti e personaggi
Kristen Stewart: Norah Price
Vincent Cassel: capitano Lucien
T. J. Miller: Paul
Jessica Henwick: Emily Haversham
John Gallagher Jr.: Liam Smith
: Rodrigo
Gunner Wright: Lee

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