
Persona è il secondo disco dopo il primo album eponimo del 2014. Sono in tanti a scrivere bene di questo disco e a ragione. Il cantaudrone Ivan Tonelli, alias Urali, ingegnere del suono e chitarrista di Rimini, membro delle band Shelley Johnson Broke My Heart e Cosmetic ha con uno stile tra cantautorato, folk, drone music e hard rock ed ha dato alle stampe una delle migliori proposte di musica indie.
Ci troviamo immersi in una nuvola di distorsioni che accompagnano movimenti classici di chitarra, delicati arpeggi e una voce che ben si addice alle storie personali che racconta nell'album. Un unicum ben costruito per il bilanciato mix della potenza espressiva della Marshall JCM e gli accordi, oserei dire, easy listening.
Nella conclusiva Meadow (A Nightwalk In Rome), un omaggio a Roma e alla sua doppia personalità ci troviamo all'ascolto di una dolce e delicatamente ritmata ballad, fatta di incroci di elettrico e acustico, assecondata da una voce melodiosa che poi lascia il campo sonoro ad un inatteso sferragliare carico di lunghe distorsioni che lasciano il segno ma restano ben accordate con il canto:
we shared a never-ending waiting
crossing these streets
freezing in the night
but my doubts and corners,
they are the same
buried inside me this city'll remain
Si odono echi di Arthur Russell a cui è dedicata anche una Frances (My Neighbor) in cui racconta della sua vicina di casa. In questo brano è stato usato l'espediente tecnico di separare le uscite di voce (dx) e chitarra (sx) come in passato aveva fatto appunto Russell.
Dirompentemente dronica la prima parte della imponente LZ (A Year Of Living Dangerously) che è l'icona rappresentativa di Persona. Tonelli con il suo canto contrasta il tappeto di elettronica e chitarre striscianti fino all'arrivo di un sorprendente quanto organico arpeggio di flamenco insieme al suo Michael dei Lantern.
I testi per quanto legati a vere storie che Tonelli ha avuto modo di osservare e vivere, sono spesso una finestra sui grandi temi come la religione, vista come l'opposto alla ragione, e che troviamo in Immanuel (We Don't Have To Work In Dreams) dove ancora una volta nonostante la timbrica e le digressioni della chitarra, la melodia rappresentata dal cantato riesce a darne coerenza musicale che ci invita al riascolto. E a proposito di melodia e ritmo non perdetevi Mary Anne (The Tailor) che meriterebbe la precedenza nella programmazione radio.
Non vi curate di noi e ascoltate!
Ciro Ardiglione
genere: folk-drone
Urali
Persona
etichetta: To Lose La Track e Fallo Dischi
data di pubblicazione: 11 gennaio 2016
brani: 9
durata: 33:21
album: singolo
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