La pandemia mai finita. Vaccini, varianti e Covid lunga

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La speranza sulle evoluzioni dei prossimi mesi pandemici, secondo alcuni malriposta, è nelle notizie diffuse tra l’ 11-13 ottobre dal Vaccines Summit 2022 che si sta tenendo a Washington [1] ed all’altra conferenza, quella mondiale, che si tiene, nelle stesse date ma fino al 14 ottobre, a Barcellona [2]. Dall’agenda delle relazioni si apprende che la Aptar – della Aptar Group Inc. Illinois, USA – porterà contributi su immunizzazione intranasale, si va avanti con le vecchie ipotesi di spray, mentre a cura della ricerca e sviluppo di Pfizer si illustrerà il futuro dei vaccini ad mRNA. Sono anche previste relazioni sull’azione di vaccinazione combinata antinfluenzale ed antiSars CoV-2, di vaccinazione antimalarica da parte dell’Università di Oxford e tanto altro ancora.
Un occhio particolare sarà rivolto a Barcellona alla diffusione dei dati sui nuovi lavori circa le protezioni vaccinali di ultima generazione di Nuvaxovid, secondo i quali ci sarebbe dimostrazione di quanto questo vaccino supporti e potenzi la risposta immunitaria omologa ed eterologa. Sarebbe consigliato, quindi, un uso booster anche nel caso in cui i pazienti fossero stati inoculati in precedenza con altra tipologia vaccinale tanto più che risultano dimostrati anche benefici contro le varianti in circolo.[3]

Nel frattempo da noi un piano vaccinale rimasto attivo, ma poco aggiornato in termini di prodotti da utilizzare e per giunta con una diversa realtà operativa rispetto alle attese, non aiuta la diffusione di protezione su una utenza confusa da molteplici interventi comunicativi. L’aver annunciato due diversi vaccini aggiornati uno verso la variante Omicron BA.1 e l’altro verso BA.4/5 senza spiegarne le differenze genera ovviamente confusioni quando è risaputo che le varianti 4 e 5 hanno sostituito le altre Omicron che le hanno precedute. Ed allora persistendo l’offerta di vaccino aggiornato su BA.1 cosa mi indurrebbe a vaccinarmi se attendendo pochissimi giorni posso avere quello aggiornato sulla successiva?

Questo stato di cose mostra anche come, tra comunicazione di attività e realtà, sia tracciato un solco che non lascia scampo all’immaginazione ma definisce molta approssimazione. L’informazione sui due vaccini, per un certo periodo, ha pure riportato che fossero ad analogo effetto cosa che, ovviamente, non può essere credibile se ne vengono prodotti due tipi a pochissime settimane l’uno dall’altro, se questi farmaci non vengono presentati secondo le differenze che pure ci sono e se non è possibile la scelta.
E così c’è chi ha atteso fine settembre, ma anche metà ottobre, periodo annunciato per trovare il vaccino aggiornato verso Omicron BA.4-5,  per la somministrazione del vaccino più nuovo che però non è stato disponibile all’inoculo in più strutture vaccinali ad esempio in Abruzzo. L’impressione è che si dia priorità alle fiale con scadenza più ravvicinata piuttosto che a quelle più indicate o desiderate per la variabilità del virus e la sua diffusione.
Quasi non bastasse poi, alcuni centri vaccinali di altre zone dell’Italia Centrale, la capitale per la precisione, hanno più correttamente inoculato il vaccino aggiornato contro Omicron BA.4 e 5, non si è capito neanche come e perché, per cui si è rimasti esposti a facili congetture sull’organizzazione del sistema quasi non bastassero le polemiche politiche registrate in Parlamento Europeo.

È accaduto che durante una audizione organizzata per valutazioni sulla situazione Covid da Commissioni di quel Parlamento, mentre Stan Erk, Ceo di Novavax, l’azienda che produce su più siti nel mondo l’unico, al momento, vaccino a proteine, ha aperto i lavori con la sua audizione , il Ceo di Pfizer Albert Bourla ha rinunciato all’incontro [4]. Di fatto il capo della più grande azienda farmaceutica del mondo, si è sottratto a tutta una serie di domande ritenute evidentemente non meritevoli di un suo intervento ed ha delegato una collaboratrice cosa che ha indispettito ulteriormente quando le sue risposte non sono state giudicate esaustive.
Stan Erck ha invece ricordato gli elementi qualitativi di Nuvaxovid e ne ha definito il futuro. Ha anche annunciato a breve dei dati che avrebbero successivamente definito ottimali i titoli di anticorpi robusti indotti dal loro vaccino per Omicron da Ba1, a Ba.4-5. Altro annuncio, che è stata una vera previsione, il doversi confrontare nel futuro con una endemia che renderà utile il vaccino combinato anticovid e antinfluenzale.
Anche per i vaccini antinfluenzali si registrano incongruenze nei centri vaccinali. È stato annunciato dal giorno 10 ottobre [5] di poterne avere nella stessa seduta  come per l’anti Sars Cov-2, salvo poi non trovarne disponibilità che era rimandata al medico di base.

Da un punto di vista pratico i dati ufficiali parlano di generiche riprese del contagio tra l’altro per gli scarsi obblighi nell’uso della mascherina come nel caso delle lezioni in presenza. Inoltre è sempre più diffusa la sensazione che intere famiglie contagiate da bimbi che riportano in famiglia da scuola il virus [6].
La motivazione di questi comportamenti starebbe nella diffusa idea che, se dovesse capitare, si tratterebbe di semplici disagi. Il risultato è che non si ha contezza della diffusione effettiva anche se gli indicatori secondo il ministero della Salute sono in aumento:
Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza. La trasmissibilità è in aumento e sopra la soglia epidemica nel periodo 14-27 settembre 2022. L’impatto sugli ospedali è ancora limitato ma sono in lieve aumento i tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed in aumento quelli in area medica”. [7]

Fioriscono anche teorie più o meno credibili sui prossimi mesi e sulle ondate di nuovi ceppi, mentre altre sono tranquillizzanti come quelle dei predittori di pandemie ormai non più preoccupanti ed altri che, più attinenti a realtà studiate, parlano di pericoli sempre dietro l’angolo legate a nuove varianti dal potere patogeno che potrebbe preoccupare.
Insomma da una parte coloro che, mal interpretando il liberi tutti normativo non adottano misure precauzionali come l’uso di mascherine che pure il buon senso individuale dovrebbe suggerire nei luoghi di aggregazione tipo stadi, concerti, mezzi pubblici e scuole forti dell’immunità acquisita. Dall’altra coloro che, prendendo atto del contagio sempre più presente ed in alcune zone del mondo completamente dilagante in popolazioni che non hanno ricevuto vaccini, favorirà nuove varianti dagli effetti sconosciuti.

Il rischio è che le varianti possano eludere completamente le immunità che ci coprono, sia pur parzialmente, o peggio potranno pure avere un potere patogeno che potrebbe far ripiombare nel dramma che apparirebbe senza fine ormai.
La statistica questo dice: dopo il ceppo di Wuhan abbiamo utilizzato quasi un intero alfabeto greco nel dare identità alle varianti che si sono succedute a partire da quella denominata Alpha. Adesso, finite le lettere e differenziate in almeno altre 5 varianti il ceppo Omicron cioè Ba.1,BA.1.1, BA.2,BA.4. BA. 5, stanno facendo seguito varianti a nomi mitologici come Centaurus ( BA.2.75) fino alla Cerberus ( BQ1), il cui nome inquieta già di suo, che deriverebbe da BA.4/5 e che è in ascesa velocissima in UK e potrebbe non rispondere ai vaccini attuali [8].

Non bastasse, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che riporta alla considerazione che forse molti hanno dimenticato o almeno spostato in secondo piano i disagi da Covid Lunga. Il suo presidente Tedros Adhanom Ghebreyesus chiede aiuti pesanti rivolti a coloro che sono vittime ancora di sofferenze per la prolungata condizione di sofferenza da Covid Lunga. Nel mondo attuale pare possibile che simili drammi circoscritti possano non essere considerati adeguatamente [9].

Insomma ce ne è abbastanza per lasciare far lavorare gli scienziati che pure hanno i loro contenziosi interpretativi a cui difficilmente riusciremo a sottrarci. Almeno si faccia carico la politica del non dare diffusione a fini propagandistici di una o dell’altra teoria. Qualsiasi delle due condizioni servirebbe solo a farci del male. Forse però la seconda ipotesi è pure più difficile da raggiungere della prima.

Emidio Maria Di Loreto
Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi necessità sul proprio stato di salute, su modifiche della propria cura o regime alimentare, si consiglia di rivolgersi al proprio medico o dietologo.

[1] https://scientiameetings.com/conferences/vaccines/assets/pdfs/Final-Program-2022.pdf
[2] https://www.terrapinn.com/conference/world-vaccine-congress-europe/agenda.stm
[3] https://ir.novavax.com/2022-10-12-Novavax-Prototype-COVID-19-Vaccine-Data-Support-Homologous-and-Heterologous-Boosting-and-Suggest-Benefit-Against-Variants
[4] https://europa.today.it/attualita/Bourla-pfizer-assente-parlamento-europeo-von-der-Leyen.html
[5] https://www.omceoch.it/storage/attachments/tTCE.Campagna%20antinfluenzale%202022-2023.pdf;
https://www.nbst.it/1173-vaccino-covid-e-influenza-risultati-trial-fase-4-lancet.html
[6] https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/nuova-ondata-covid-1.8165299
[7] https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=6027
[8] https://www.repubblica.it/salute/2022/10/11/news/covid_nuova_ondata_vaccini-369424642/
[9] https://www.theguardian.com/society/2022/oct/12/long-covid-who-tedros-adhanom-ghebreyesus

 

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