
Quello che è sta accadendo con la Sanofi è l'ultima delle casistiche che coinvolgono multinazionali. Vogliono denaro pubblico e agevolazioni e poi decidere a chi distribuire vaccino e farmaco. In questo caso gli USA.
Nel tentativo di replica alle dure parole del Presidente Macron secondo il quale «il vaccino sia un bene comune globale, sottratto alle leggi del mercato» (Scusi Presidente ma il bene comune dovrebbe essere la stella polare di qualunque attività e questo significa cambiare il modello di sviluppo parte integrante della crisi pandemica) il capo della Sanofi Francia, Olivier Bogillot ha detto che si sarà accessibile a tutti ma poi ha aggiunto che vuole che l'Europa velocizzi le procedure di approvazione e «poi ci vogliono anche investimenti. L'accordo con gli Usa contiene un finanziamento a nostro favore. Ci auguriamo che l'Europa faccia la stessa cosa».
E non che la Francia non faccia favori finanziari. Secondo il rappresentante del sindacato CGT, Thierry Bodin viene finanziata attraverso il credito di imposta per oltre 110 milioni di euro.
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