
Due mondi distanti e diversi rischiano di esplodere. Venti di guerra spirano nel Caucaso tra nemici storici: Azerbaigian e Armenia; in Libia per la quale la Camera dei rappresentanti egiziani ha dato l‘ok all’utilizzo delle truppe. In quest’ultimo caso al-Sisi potrà intervenire per la per fronteggiare Erdogan. Il governo di Tobruk e il suo Esercito nazionale libico (Enl) comandato dal generale Haftar non speravano altro. Ma questo significherà un’escalation che porterebbe allo scontri armato diretto tra Turchia e Egitto.
Tra i due paesi del Caucaso le armi hanno cominciato a parlare il linguaggio della violenza con diversi cannoneggiamenti mettendo in allarme anche la diplomazia di Mosca.
In entrambe i casi, al di là delle ragioni o dei pretesti delle parti in causa, il superamento di certi livelli può portare a delle vere e proprie stragi.
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