
Con Alessio Strazzullo, uno degli ideatori del progetto, raccontiamo West 4 (Work, Education, Social, Technology, for), il format per raccontare aspetti inediti delle periferie che debutta il 28 gennaio a Napoli.
Raccontare le periferie italiane creando un format significa unire gli strumenti offerti dal presente con problematiche e risorse che sono state il fulcro della modernità prima e della postmodernità poi.
La dialettica centro-periferia ci ha accompagnato per qualche secolo, costituendo, anche e soprattutto, un paradigma sociale e urbanistico.
Oggi, con le nuove tecnologie, anche le idee preconcette vanno messe in discussione, e la nozione di “periferico” deve essere affrontata in una prospettiva del tutto nuova.
Le reti, la condivisione, lo scambio e l'interazione hanno cambiato la nozione stessa del lavorare e progettare “insieme” e hanno creato occasioni che non possono essere perse, anche a favore di quei luoghi, gruppi o attività che erano un tempo condizionate dalla loro marginalità.
West 4 (Work, Education, Social, Technology, for) è il primo format per raccontare le periferie italiane con le loro risorse e la loro potenzialità nascosta.
Ne abbiamo parlato con Alessio Strazzullo, founder e ideatore del progetto con Vincenzo Moretti.
Nella vostra presentazione si può leggere che West 4: è il primo format delle periferie italiane ed è nato per dare voce alle idee, alle energie, ai progetti, alle iniziative e ai fatti positivi che ogni giorno accadono lontano dalle luci della città, nonostante le tantissime difficoltà, grazie al lavoro e all'impegno di persone, associazioni, imprese, ecc., che non intendono rinunciare alla possibilità di cambiare le regole del gioco.
Che cosa dobbiamo intendere con l'acronimo West 4 (Work, Education, Social, Technology, for)? Può precisarci il campo d'azione del progetto e il ruolo delle nuove tecnologie?
Le quattro categorie sono i quattro campi d'azione in cui cerchiamo storie, quattro filoni cruciali che permettono alle società di evolvere. Quattro categorie che sembrano rappresentare bene i settori in cui il paese deve migliorare per fare un salto di qualità.
Soprattutto dal punto di vista della “comunicazione” di queste qualità, nella capacità di valorizzare le esperienze positive di lavoro, educazione, socialità e tecnologia che nascono anche in periferia.
Oggi le tecnologie ci permettono di pensarci in maniera differente come comunità, di instaurare legami e connessioni prima impensabili.
WEST4 deve molto alla filosofia e all'etica della rete che oggi ci permettono di diventare moltiplicatori di opportunità.
Speriamo che WEST4 sia proprio questo, una possibilità per le periferie di far venire fuori valori e idee, uno strumento per la condivisione in rete di storie positive che nascono in periferia.
Perché si parte come primo evento da una scuola? Non credo sia un fatto casuale.
Nelle scuole ci torniamo spesso con piacere e nel nostro network possiamo vantare la presenza di molti istituti che, pur tra mille difficoltà, portano avanti percorsi formativi innovativi.
Ci piaceva cominciare da un luogo, perché no, simbolico: una scuola elementare di periferia è tra i migliori punti di partenza che potevamo immaginare.
Il primo incontro si svolge a Napoli, ma altri sono già in programma a Roma, a Reggio Emilia. Non ci sono limiti e confini e racconterete tutta la penisola?
Puntiamo a estendere il progetto in quante più periferie d'Italia. Abbiamo immaginato un percorso quanto più replicabile possibile proprio perché puntiamo ad arrivare ovunque.
Ci piace immaginare che WEST4 possa essere una buona cassa di risonanza per le periferie d'Italia, a prescindere dalle specificità dei singoli luoghi che sceglieremo. O che ci sceglieranno.
Come entrare in relazione con il progetto? Quali indicazioni può offrire ai nostri lettori?
Il sito ufficiale è www.west4.org. Lì è possibile trovare tutte le notizie necessarie per approfondire il progetto. Per domande, informazioni e richieste di partecipazione la mail cui rivolgersi è: partecipa@west4.org.
Antonio Fresa
Per chiedere di più
partecipa@west4.org
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